Il Castello sorge nel punto più alto dell’antico centro abitato di Gerace. Ridotto oggi allo stato di rudere, si stagliava sulla rocca più alta dominando la vallata sottostante. Consolidato dai Bizantini su un antico impianto greco-romano, fu ristrutturato e potenziato dai Normanni nel corso della loro dominazione. Interessanti per lo studio dell’architettura militare sono soprattutto i resti dell’imponente torrione centrale a pianta cilindrica, mentre rimangono solamente delle macerie dei lunghi basamenti monolitici e delle pareti realizzate con blocchi megalitici, a causa del terribile terremoto del 1783. Alla fortificazione, nettamente separata dal centro urbano, si accede tramite una salita panoramica che si apre sul “Baglio”, un ampio spiazzo dal quale si gode la vista di tutta la vallata fino al mare. Durante la dominazione spagnola degli Aragonesi, in concomitanza con lo sviluppo dell’ars militare legata alle armi da fuoco, furono eseguite alcune ristrutturazioni. Sulla facciata principale furono create delle feritoie, delle guardiole e dei camminamenti interni in aggiunta al torrione, a base circolare sulla sua parete rettilinea. Del Castello originario sono oggi visibili i pilastri del ponte levatoio, il corpo dell’ingresso, la piazza d’armi, la torre circolare e i resti della torre angolare, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale dai bombardamenti angloamericani del 1943.
Gerace è posta su un conglomerato di roccia conchiglifera a forma di altopiano. La struttura urbana è disposta su tre nuclei fondamentali: Borgo Maggiore, Borgo Minore e Città Alta.
Nel Borgo Maggiore vi erano quattro ingressi: a sud-ovest la porta della “Barbara”, a sud la porta del Borgo Maggiore detta Portella o della Piana, ad ovest la porta di “Tracò” (in collegamento con la strada e la porta della “Sederìa” che consentiva l’accesso all’abitato della zona alta e al Castello), a nord la porta di S. Lucia.