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I fantasmi di "Rocca Randi"

Le cronache narrano che a circa metà degli anni Trenta un'intera banda musicale si stesse recando da un paese di montagna, Ortì, a uno di mare, Archi, per presenziare ad una festa patronale.
Sedutisi, i musicanti, all'ombra di un grande albero di gelso, furono sepolti dall'improvviso crollo di una parte consistente di una collina a strapiombo sul torrente, quasi sempre asciutto e che all'epoca rappresentava una delle principali vie di comunicazione tra i paesi montani e la città di Reggio.
Il torrente si chiama Torbido, in dialetto "Trinitrùbbuli" che é un onomatopeico che richiama "pietre rotolanti" ed è stato spessissimo causa di morti violente causa piene improvvise, soprattutto prima che si provvedesse a frenare l'impeto delle acque edificandovi dei "salti" artificiali in calcestruzzo e pietra viva. Ciò avvenne verso l'inizio degli anni '40.
Prima di allora le notizie certe di morti di uomini e bestie si sono susseguite e sono puntualmente riferite dalle cronache dell'epoca.img donna

Il torrente é perciò da sempre considerato come luogo di apparizioni spiritiche segnalate in varie forme e circostanze da decine di persone.
Quella della banda perita sotto il crollo più che un'apparizione visibile é descritta come un fenomeno acustico udibile anche in pieno giorno: in altre parole si sentirebbe distintamente arrivare il suono di una banda proprio nel luogo essa fu travolta dai detriti.Il nome esatto del posto è "Mariotta" e la rocca incriminata è la "Rocca randi (Grande)" ben nota a tutti gli abitanti delle zone limitrofe. L'ubicazione esatta del luogo è in zona Nord di Reggio Calabria, a circa 3 km da essa: il torrente Torbido attraversa l'abitato di Archi e separa i rioni San Francesco e Archi Centro. Si insinua tra le splendide colline reggine con continue anse fino ad arrivare a settecento metri di altezza. Ha infatti origine dalla contrada Straorìno e quest'ultima è da considerarsi uno dei primi insediamenti aspromontani.
E' un luogo che per le sue caratteristiche e soprattutto per la sua facile percorribilità sia a piedi che parzialmente anche in fuoristrada ha sempre conosciuto una notevole frequenza ed è del tutto inevitabile che sul suo conto si narrino svariate leggende legate sia a vicende terrene che meno terrene.
La leggenda della banda musicale di Ortì è la più nota ed accreditata.Tratto dal sito “L’Italia dei fantasmi”.

 
 
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