La vecchia strada di Trunca
- Pubblicato: 15 Gennaio 2020
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Splendido itinerario tra il vecchio borgo di Trunca e l’Aspromonte, che rende possibile un salto nel passato grazie all’antico e suggestivo paesino dall’architettura urbana di una volta. Attraverso uno stupendo sentiero che sale, fiancheggiato e sostenuto da innumerevoli muretti in pietra, con tratti di strada lastricata, si arriva ai piani di Santa Venere. È uno dei sentieri più vari che si snoda in una bella terrazza sullo Stretto posta ai piedi di M.S. Copodo 905 s.l.m. che offre un affaccio panoramico di straordinaria bellezza sul mare, sui paesi vicini, sulla costa, con la Sicilia lì davanti e con l’Etna in bella mostra.
9 Febbraio 2020
DAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2020
"SENTIERI SULLE TRACCE DEL TEMPO"
La Vecchia Strada di Trunca
ITINERARIO NATURALISTICO - STORICO - PANORAMICO - AD ANELLO
RADUNO: ore 9.30 a Trunca (RC)
Come Arrivare: dallo svincolo di S. Gregorio/Valanidi (RC), percorrere la strada provinciale Trunca Santa Venere in direzione Trunca per poco più di 9 km. Sulla destra è disponibile un grande spiazzo dove parcheggiare le auto. Si raccomanda di contenere al minimo il numero di auto utilizzate, sia per rispetto dell’ambiente che per la ridotta disponibilità di posti.
PARTENZA ESCURSIONE: ore 10.00
DIFFICOLTA': E - Escursionistico - TEMPO: Ore 5.30
DISLIVELLO: da 510 mt s.l.m. a 930 mt s.l.m, rientro in discesa.
COMUNI INTERESSATI: Reggio Calabria LOCALITA': TRUNCA
COSA BISOGNA SAPERE
Il percorso di per sé non è particolarmente lungo, si sviluppa su 8 Km così distribuiti: la parte iniziale è tutta in salita (percorsi i primi 600 mt in lieve pendenza in salita sulla strada provinciale, si dovrà affrontare un dislivello in salita di 420 mt. per circa 3 km di percorrenza), poi si percorrerà una parte con dislivello trascurabile, in piano (circa 1 km di percorrenza), mentre gli ultimi 4 km di percorrenza saranno in discesa e porteranno al punto di partenza. Con la parte in salita verrà percorsa la Vecchia Strada di Trunca che porta ai piani di Santa Venere, con tratti in pietra ben evidenti, muretti a secco, gradini e stretti tornanti. Si incontreranno le frazioni di Mercatello, Trunca Antica e Micarello, poche case in verità, che raccontano però di una vivace frequentazione dell’area nei secoli scorsi, tuttora frequentata per le piccole coltivazioni ad ulivo presenti. Superati i Piani di Santa Venere, per il rientro percorreremo invece una comoda sterrata tutta in discesa che ci porterà con larghi tornanti al punto di partenza.
!!! IMPORTANTE !!!
Durante la parte in salita è necessario prestare la massima attenzione: in alcuni tratti la traccia non è affatto evidente, pertanto si raccomanda un’attenta lettura della scheda e di non allontanarsi dal gruppo. Faremo delle brevi soste programmate per raggruppare gli escursionisti e, infine, ULTIMA RACCOMANDAZIONE: si parte tutti insieme … si pranza tutti insieme … si arriva al parcheggio tutti insieme!!!
DESCRIZIONE SENTIERO
Il primo tratto per raggiungere la Piazzetta di Trunca dal parcheggio è in lieve pendenza in salita, su asfalto, ma ci servirà per scaldare le gambe per poter affrontare la lunga salita che porterà a Santa Venere. Qui breve briefing di presentazione del percorso.
Percorrendo la scalinata si imboccherà leggermente sulla destra la stradina a gradoni rinnovata con pavimentazione in pietra a spacco, fiancheggiata sulla destra dalle case e sulla sinistra dalla piccola vallata. Lo sbancamento fatto per la costruzione della strada asfaltata ha di fatto tranciato la vecchia via e dovremo percorrere un tornante in salita della strada asfaltata per ritrovarci nuovamente tra le case su una scalinata che mantiene lo stesso asse della precedente, ma costruita con gradoni in cemento. Al termine della salita, si svolta a sinistra, in piano, continuando nell’abitato. Si attraversa nuovamente la strada in asfalto, e si riprende subito il sentiero passando sotto il passaggio pedonale di accesso alla casa (struttura giallo ocra).
Superato il tratto fiancheggiato dal muro di contenimento della strada, si esce dall’abitato per proseguire su sentiero stretto ed erboso. Iniziano qui i piccoli tornanti della vecchia strada in pietra, a tratti ricoperta da cemento e muschio che ci permetterà di elevarci rispetto al borgo di Trunca Nuova. 1° sosta (brevissima): in corrispondenza di due evidenti muretti a secco posti uno sopra l’altro faremo la prima sosta, panoramica su Trunca Nuova, per riunire il gruppo (riferimento grande cisterna azzurra accanto a un arancio). La frazione di Mercatello è costituita da pochissime strutture.
Proseguiremo sempre in salita, la vegetazione qui è costituita da ulivi anche abbandonati e querce ai quali si aggiungono agavi e fichi d’india man mano che si sale. Il bel sentiero porta direttamente a Trunca Vecchia dove, entrati nell’abitato, bisognerà proseguire sulla sinistra. 2° sosta: in questo punto di Trunca Vecchia si farà una sosta per ricompattare il gruppo e per permettere agli escursionisti di visitare il borgo. Ripartiremo dal punto in cui il sentiero si è innestato nell’abitato.
Proseguendo, il panorama inizia ad aprirsi, voltandosi indietro saranno ben visibili le pale eoliche poste sull’altro versante e, pian piano, si riuscirà a vedere il mare a valle.
ATTENZIONE!!!: Superata una piccola barriera di fortuna fatta con tondini di ferro che sostiene una rete per la raccolta delle ghiande, la traccia si perde: bisognerà mantenere la destra su uno stretto viottolo mediamente ripido fiancheggiato da rovi. Continuando su sentiero erboso si arriva a riprendere la strada visibile, con parapetti in pietra, spesso rifiniti con grigio cemento, con tracce dell’antico lastricato in pietra ancora visibili nel manto erboso. Arrivati sotto una grande quercia, sarà necessario aiutarsi vicendevolmente per “arrampicarsi” sulla stretta sterrata a sinistra che sale di un livello. La vecchia via torna ad essere ben riconoscibile anche grazie ai muretti a secco: zigzagando procederemo in ripida salita.
Il panorama spazia ora anche sull’Etna innevato, e cammineremo su sterrata, a tratti cementata, accessibile dall’alto alle auto 4X4. Il sentiero è ora agevole, largo, con pendenza appena più dolce, si può camminare in sicurezza su traccia visibile; si attraversano piccoli appezzamenti coltivati a ulivo sui pianori mantenuti dai muretti a secco. Questo sentiero si immette su una strada più larga, in un punto particolarmente panoramico sulla vallata dove faremo la nostra breve 3° sosta, godendo anche qui della vista dell’Etna che domina il tutto.
Da qui, mentre il gruppo si ricompatta, gli escursionisti esperti, scendendo sulla destra, potranno percorrere insieme alla guida un brevissimo anello* per visitare la frazione di Micarello, riportandosi poi nel punto della sosta. Il gruppo, ora compattato, procederà in salita fino al punto in cui si intercetta la strada asfaltata. Si prosegue in salita su asfalto per 500 metri fino all’incrocio, si svolta a sinistra e concludendo la parte in salita dell’escursione.
Camminando in piano per circa 100 metri, la strada si divide su tre direttrici: si dovrà imboccare quella centrale che, tra alberi di pino marino, porta al Casello di Santa Venere dove faremo la 4° sosta, quella principale per consumare il pranzo.
Si procede sulla strada sterrata: salendo sul fianco destro della strada sarà possibile vedere lo Stretto di Messina, con i Porti di Reggio Calabria e di Messina che appaiono a portata di mano. Appena usciti dalla pineta, si imbocca la sterrata sulla sinistra rimanendo quindi nella pineta.
Da qui inizia la nostra discesa, su larga sterrata, agevole, panoramica, esposta (conservare una scorta di acqua, valutare l’uso di crema solare e giacche antivento a seconda delle previsioni meteo).
5° sosta (solo per raggruppare gli escursionisti): in corrispondenza del punto in cui la strada sterrata, con un netto stacco, si trasforma in strada di cemento, la guida farà sostare la testa del gruppo in modo da far arrivare coloro che sono rimasti indietro.
Si alterneranno tratti in cemento, sterrati e asfaltati: arriveremo direttamente sulla strada provinciale e troveremo, subito sulla destra, il parcheggio delle auto.
*solo per gli escursionisti esperti: arrivati allo spiazzo sul quale insiste una piccola casa, girando intorno alla casa sulla sinistra della fontana, si percorre prima una piccola traccia appena visibile, si cammina poi su un muretto a secco e si arriva alle vecchie case di Micarello. Continuando, i piccoli tornanti in erba e pietra in discesa sono stretti, ripidi e fiancheggiati dalle pale di fico d’india e si immettono sul sentiero sterrato percorso precedentemente che, preso di nuovo in salita, porterà al punto della 3° sosta.